Il resveratrolo è un composto appartenente alla famiglia degli stilbeni, una classe di polifenoli che si trova in diverse piante come uva, bacche, arachidi e il giapponese Polygonum cuspidatum, noto anche come Itadori.
Questo composto ha guadagnato una notevole attenzione nella comunità scientifica per i suoi potenziali effetti benefici sulla salute umana, tra cui la protezione cardiovascolare, l’attività antinfiammatoria, la prevenzione di malattie neurodegenerative e l’effetto anti-invecchiamento. Il legame tra il resveratrolo e la salute è stato studiato soprattutto in relazione al cosiddetto “paradosso francese“, che suggerisce che il consumo moderato di vino rosso potrebbe essere associato a una minore incidenza di malattie cardiache, nonostante l’assunzione di una dieta ricca di grassi saturi.
Nonostante queste promesse, ci sono dubbi significativi riguardo alla biodisponibilità del resveratrolo e alla quantità di alimenti che dovrebbero essere consumati per ottenere effetti terapeutici significativi. Questo articolo esplorerà le principali fonti di resveratrolo, la quantità presente nei vari alimenti e bevande, e discuterà la dose giornaliera raccomandata necessaria per sfruttarne i benefici.
Fonti di Resveratrolo
Il resveratrolo è presente in molte piante, ma la sua concentrazione varia notevolmente a seconda della specie vegetale, delle condizioni di coltivazione e del metodo di produzione.
Le principali fonti alimentari includono l’uva, il vino rosso, i mirtilli, i lamponi, le arachidi e il cioccolato fondente. Tuttavia, la concentrazione di resveratrolo in queste fonti naturali è spesso molto bassa. Ad esempio, nell’uva, la maggior parte del resveratrolo si trova nella buccia, e la sua quantità può variare da 50 a 100 mg/kg a seconda della varietà e delle condizioni di coltivazione.
Il vino rosso è considerato una delle fonti più comuni di resveratrolo, poiché deriva dalla fermentazione dell’uva, che ne concentra il contenuto. Il vino rosso, in particolare, contiene da 0,361 a 1,972 mg/L di resveratrolo, mentre il vino bianco, essendo prodotto con una minore esposizione della buccia dell’uva, ne contiene una quantità significativamente inferiore. Anche le arachidi contengono resveratrolo, ma in concentrazioni molto variabili, che oscillano tra 0,03 e 0,14 mg/g.
Oltre al vino e all’uva, un’altra fonte interessante di resveratrolo è il tè Itadori, derivato dal Polygonum cuspidatum, una pianta originaria dell’Asia orientale. Questo tè viene utilizzato nella medicina tradizionale giapponese per trattare malattie cardiovascolari e condizioni infiammatorie. Tuttavia, la concentrazione di resveratrolo nel tè Itadori varia a seconda del metodo di preparazione.
Quantità di Resveratrolo negli Alimenti
La quantità di resveratrolo presente negli alimenti è altamente variabile, non solo a causa delle differenze tra le fonti vegetali, ma anche a causa di fattori esterni come le tecniche di coltivazione e il processo di produzione. Nel vino rosso, ad esempio, la concentrazione di resveratrolo è influenzata da fattori come la varietà dell’uva, la durata della fermentazione e le condizioni ambientali.
Allo stesso modo, negli alimenti come le arachidi, i livelli di resveratrolo possono variare in modo significativo a seconda delle condizioni di crescita e conservazione.
Uno dei principali ostacoli all’utilizzo del resveratrolo come agente terapeutico attraverso la dieta è la quantità estremamente elevata di cibo o bevande che una persona dovrebbe consumare per ottenere una dose giornaliera efficace di resveratrolo.
Per illustrare questo, di seguito è riportata una tabella che mostra la quantità di alcuni alimenti e bevande necessaria per ottenere 1 grammo di resveratrolo, che è la dose utilizzata in molti studi clinici:
Alimento/Bevere | Quantità necessaria per 1 g di resveratrolo |
---|---|
Uva bianca | 2584 kg |
Uva nera | 795 kg |
Itadori tea | 1471 L |
Pomodori | 52.6 kg |
Arachidi | 7143 – 33.333 kg |
Cioccolato fondente | 2857 kg |
Cioccolato al latte | 10.000 kg |
Birra | 12.987 – 746.269 L |
Vino rosso | 505 – 2762 L |
Vino rosé | 3448 L |
Vino bianco | 2564 – 17.544 L |
Mela | 2500 kg |
Come si può osservare, per ottenere 1 grammo di resveratrolo sarebbe necessario consumare quantità enormi di alimenti e bevande.
Ad esempio, per ottenere 1 grammo di resveratrolo dal vino rosso, una persona dovrebbe bere tra 505 e 2762 litri di vino al giorno, una quantità chiaramente impraticabile.
Anche se altre fonti, come il tè Itadori o le arachidi, contengono resveratrolo, le quantità di cibo richieste sono comunque irrealistiche per un consumo quotidiano.
Dose Terapeutica di Resveratrolo
Sebbene il resveratrolo sia presente in molti alimenti e bevande, la quantità effettiva che può essere assorbita attraverso una dieta normale è insufficiente per ottenere gli effetti benefici osservati negli studi clinici.
Studi preclinici su modelli animali e studi clinici preliminari sugli esseri umani hanno suggerito che il resveratrolo può offrire protezione contro una serie di malattie croniche, ma solo quando somministrato in dosi elevate.
Le dosi terapeutiche utilizzate negli studi clinici sugli esseri umani variano da 100 mg a 1 g al giorno. In uno studio clinico, dosi di 1 g di resveratrolo al giorno per 12 settimane hanno mostrato effetti benefici su alcuni biomarcatori associati al rischio di cancro al seno, mentre altre ricerche hanno suggerito che dosi più basse potrebbero migliorare la sensibilità all’insulina nei pazienti con diabete di tipo 2. Tuttavia, questi effetti positivi sono stati osservati solo quando il resveratrolo è stato somministrato in forma concentrata, spesso sotto forma di integratori
Biodisponibilità e Supplementazione
Uno dei principali problemi associati all’uso del resveratrolo come agente terapeutico è la sua bassa biodisponibilità.
Il resveratrolo viene rapidamente metabolizzato nel fegato e nell’intestino, riducendo la quantità che raggiunge il flusso sanguigno e i tessuti bersaglio. Questo significa che, anche se una persona consumasse una grande quantità di cibi ricchi di resveratrolo, solo una piccola frazione del composto sarebbe effettivamente disponibile per l’organismo.
Per ovviare a questo problema, molti studi stanno esaminando formulazioni avanzate di resveratrolo, come nanoparticelle e liposomi, per migliorarne l’assorbimento e la biodisponibilità.
Questi sviluppi potrebbero rendere il resveratrolo più efficace come supplemento nutraceutico, consentendo dosi più basse con risultati terapeutici ottimali. Inoltre, alcuni studi stanno esplorando la combinazione del resveratrolo con altri composti, come il piperine, che potrebbe migliorare l’assorbimento intestinale del resveratrolo.