Verona – La dieta chetogenica esce definitivamente dai confini del “regime alimentare” e si presenta come strumento terapeutico integrato, capace di interagire con la farmacologia, la neurobiologia, la medicina dello sport e le strategie comportamentali.
È quanto emergerà sabato 17 maggio 2025 a KetoEducation Verona, nuovo appuntamento formativo che si terrà presso l’Hotel Palace di via Galvani, dove si riuniranno alcuni dei maggiori esperti italiani in nutrizione clinica chetogenica.
L’evento, accreditato ECM (14,8 crediti), si propone come un’occasione concreta di aggiornamento multidisciplinare, unendo pratica clinica e razionale scientifico in un’unica giornata.
Chetogenica e sport: adattamenti metabolici e strategie per atleti
Ad aprire la giornata sarà il dott. Maurizio Tommasini, con una sessione interamente dedicata agli adattamenti metabolici nello sportivo in chetosi.
Dal supporto alla performance nei contesti di endurance, all’utilizzo di protocolli TKD (Targeted) e CKD (Ciclica), passando per il recupero muscolare e la gestione dell’equilibrio elettrolitico, l’intervento chiarirà perché la chetogenica non solo sia compatibile con lo sport, ma possa rappresentare un alleato strategico per atleti professionisti e amatori avanzati.
Dieta chetogenica e cervello: il ritorno a un’antica terapia neurologica
Seguirà la dott.ssa Simona Romano, con un intervento dallo spessore scientifico solido e attuale: la dieta chetogenica nelle patologie neurologiche.
Lungi dall’essere una novità, la chetosi rappresenta una terapia già consolidata nel trattamento dell’epilessia farmaco-resistente. Oggi, però, le evidenze si estendono a malattie neurodegenerative come Alzheimer, SLA, sclerosi multipla e Parkinson.
“Parliamo – anticipa Romano – di un intervento nutrizionale in grado di modulare lo stress ossidativo, supportare i mitocondri e spegnere il fuoco della neuroinfiammazione.”
Obesità, stigma e motivazione: quando la dieta passa dalla mente
Il focus si sposterà poi sulla psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT-OB) con l’intervento del dott. Daniele Di Pauli, che porrà l’accento sulla componente psicologica della gestione dell’obesità: stigma interiorizzato, aderenza ai protocolli, comunicazione terapeutica. La chetogenica – sottolinea – non può essere un’“imposizione”, ma una decisione condivisa, inserita in un percorso di cambiamento costruito con il paziente.
Farmaci o dieta? Il nuovo dilemma metabolico
Nel primo pomeriggio sarà la dott.ssa Francesca Spasaro a illustrare un confronto tra farmaci ipoglicemizzanti (come il sempre più prescritto Ozempic) e approcci nutrizionali chetogenici.
In un contesto in cui il GLP-1 è diventato il protagonista dei protocolli anti-obesità, il congresso si interroga su efficacia, sostenibilità, effetti collaterali e limiti di questi trattamenti rispetto a una dieta che lavora a monte, sul metabolismo stesso.
Workshop clinico: personalizzazione, biomarcatori e biochimica della chetosi
Il momento più tecnico e operativo dell’evento sarà affidato al prof. Marco Marchetti, che guiderà un workshop pratico di oltre tre ore su:
- Protezione della massa magra in VLCKD ipocaloriche
- Modulazione dell’infiammazione e ruolo delle citochine (IL-6, TNF-α)
- Biochimica della chetosi: produzione, trasporto e utilizzo dei corpi chetonici
- Qualità dei grassi e impatto metabolico: polifenoli, oleocantale e idrossitirosolo
Il tutto accompagnato da casi clinici, confronto aperto e sessione interattiva con i partecipanti, che culminerà in una tavola rotonda finale.
Un’occasione unica per ripensare la dieta come strumento di cura
A Verona, dunque, si parlerà non solo di chetogenica, ma di salute metabolica a 360°, dove dieta, farmaci, psicoterapia e biomarcatori concorrono alla costruzione di una nuova medicina nutrizionale, misurabile e personalizzabile.
📅 Appuntamento sabato 17 maggio all’Hotel Palace di Verona.
📚 Per ulteriori dettagli: www.ketoeducation.it